Un ricordo di Roberto Farroni

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Ottobre 2021.

Il Museo Omero ricorda il suo ex-direttore Roberto Farroni (dal 2002 al 2011) con le parole dell'attuale presidente Aldo Grassini:

"10 anni son passati da quel 14 ottobre che ci ha portato via per sempre il nostro Roberto, un caro amico, l'anima del nostro Museo. 10 anni! E son passati in fretta. Sembrava impossibile, eppur siamo andati avanti, ma quel vuoto non si è colmato. Il Museo è più grande, ha raccolto molti successi, ma Roberto ci manca ancora! Ci mancano la sua incomparabile personalità, la sua carica esplosiva, la sua voglia di raggiungere sempre nuovi traguardi prestigiosi, la sua simpatia incontenibile. Ci manca il suo ottimismo concreto ed anche la sua capacità di conquistare le menti e i cuori ai suoi progetti sempre ambiziosi.

Roberto Farroni era così: un amministratore abile, un carattere forte che non aveva paura di misurarsi anche con energia e con qualche punta di asprezza, ma per tutti soprattutto un amico. L'amicizia era la cifra che più amava, il primo obiettivo al sorgere di una nuova relazione umana, la sostanza del vivere quotidiano. E Roberto aveva tanti amici che amava radunare spesso intorno a sé, circondarsene come un piccolo monarca con la sua corte, tenuta insieme non dall'autorità ma dal suo sorriso. Se la sorte gli aveva tolto la possibilità di recarsi facilmente dagli altri, il suo indomito desiderio di socialità lo induceva a chiamare tutti intorno a lui. La sua casa, il suo ufficio, la sua galleria d'arte erano sempre aperti a tutti e diventavano un luogo di incontro per parlare di arte, di politica, di cultura, di varia umanità, ma anche per scherzare e per vivere insieme belle ore di allegria.

Roberto non possedeva grandi studi, ma un amore sconfinato per la cultura, la passione per l'arte e la capacità di tradurre in parole l'intenso flusso dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti, delle sue emozioni. E questo grande patrimonio di risorse per nove anni l'ha messo a disposizione del Museo Omero, l'ha fatto crescere raccogliendo con generosità il contributo di quanti potevano assicurargliene, ed ha saputo creare una struttura organizzativa e mettere insieme il primo nucleo di una squadra "magic".

10 anni fa, Roberto se ne è andato, ma ci ha lasciato questo "giocattolo" prezioso che avevamo costruito insieme e che ci ha consentito di ascendere ancor di più l'erta montagna del successo.

Caro Roberto, un grazie di cuore per ciò che sei stato, per ciò che hai fatto e ciò che ci hai fatto fare insieme a te. Un grazie sincero dal Museo Omero, dai collaboratori, dagli amici, dalla città di Ancona e dalla società alla quale hai saputo dimostrare con la tua vita che la cosiddetta "disabilità" è una parola vuota se ci sono l'intelligenza, la volontà e il coraggio che tu hai messo in tutte le tue azioni!