Opera: Nuvole cosmiche

Scultura originale

Nuvole cosmiche

Originale

Autore
Leonardo Nobili
Data
2012
Periodo
Contemporaneo
Dimensioni
20 cm in altezza, 32 cm in larghezza, 20 cm in profondità
Tecnica
vetro a stampo
Materiale
vetro
Spazio
Deposito

Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.

Descrizione

“Lo sviluppo di una tematica o di una soluzione formale per me è sempre un modo nuovo di interagire con l’energia della realtà e degli oggetti che mi circondano”. Con queste parole Leonardo Nobili, scultore di Montelabbate, sintetizza la propria poetica.

“Nuvole cosmiche” è una piccola scultura astratta in vetro, alta 20 e larga 32 centimetri, donata dell’artista Leonardo Nobili al Museo Omero, dove è conservata.
Si tratta di un blocco di vetro dalla forma irregolare, dove superfici curve si alternano a parti rettilinee o a spigoli e angoli smussati.
Una forma non ispirata a geometrie prestabilite, ma creata secondo esigenze meccaniche, che ne hanno definito lo spessore, le curve e le luminescenze tipiche del materiale. Per realizzarla è stata utilizzata la tecnica industriale “a stampo”, grazie alla collaborazione con l’azienda pesarese “Fiam”, specializzata nella lavorazione del vetro.

L’opera è molto interessante dal punto di vista tattile: l’estrema levigatezza del vetro fa sì che le mani possano scorrere agilmente attraverso le sue superfici e analizzarla. Ciò è reso ancora più piacevole dalla bassa temperatura che il vetro possiede naturalmente.
Le luminescenze caleidoscopiche che la scultura produce quando viene colpita da un raggio di luce la rendono estremamente dinamica, facendola quasi sembrare un frammento di ghiaccio ben levigato e smussato nei suoi angoli più taglienti.

Nobili è un artista sperimentale che ama spaziare dallo studio della natura a quello dei paesaggi metropolitani con i loro reperti industriali. Il vetro frantumato entra nei suoi lavori più recenti, diventando, secondo le parole dell’artista stesso, una metafora della frammentarietà dell’esistenza e della fragilità umana.