Opera: Il volo di Icaro

Scultura originale

Il volo di Icaro

Originale

Autore
Umberto Mastroianni
Data
1988
Periodo
Novecento
Dimensioni
53 cm in altezza
Tecnica
fusione, doratura, lucidatura
Materiale
bronzo
Spazio
'900 e Contemporaneo

Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.

Descrizione

“Un’altra ragione del successo di Mastroianni consiste nel fatto che la sua forma, pur essendo essenzialmente astratta, ha una tale carica di umanità da dare spesso il senso del figurativo”, Lionello Venturi, nel Catalogo della Kleeman Gallerie, New York.

Il “Volo di Icaro” è una scultura in bronzo alta circa 53 centimetri, inclusa la base cilindrica anch’essa in bronzo di 10 centimetri. Umberto Mastroianni la realizza nel 1988 ed è ora conservata al Museo Omero.

Il soggetto dell’opera è Icaro, figlio di Dedalo, che lo dotò di ali di cera per fuggire con lui dal Labirinto di Minosse, nell’isola di Creta. Non curante della raccomandazione di non accostarsi troppo al sole, che avrebbe liquefatto la cera, Icaro cadde in mare, annegandovi.

Che si tratti di Icaro che spicca il volo possiamo solo intuirlo, poiché l’opera è astratta. Un susseguirsi di linee spezzate, più rette che curve, suggeriscono vagamente una figura metà uomo, metà uccello, protesa in avanti. La gamba sinistra è flessa e salda al suolo per dare la spinta, la destra è sollevata al ginocchio per prendere slancio. La testa tondeggiante ha una lungo becco d’uccello. Sul capo poggia un sorta di ventaglio e sopra un piccolo cerchio: rispettivamente le ali e il sole. Alcuni fori (2 nei piedi, 1 nella testa 3 nelle ali) alleggeriscono la forma, dando respiro alla corposità delle masse.

La scultura bronzea si sviluppa su piani sovrapposti, levigati e luminosi quelli più esterni, opachi e grezzi quelli arretrati. Sia al tatto che alla vista emerge il contrasto tra queste superfici: quelle esterne sono lisce e tirate a lucido, tanto da assumere il tipico color oro, capace di riflettere la luce; quelle arretrate, non rifinite, sono cosparse di asperità più o meno lievi e hanno il colore scuro del bronzo non lucidato.

Umberto Mastroianni nel “Volo di Icaro” è riuscito a farci intuire la metamorfosi del giovane, il suo slancio vitale nella dinamicità di una forma astratta. Un modo di operare che come ricorda  Venturini ha la sua origine in Boccioni e nel futurismo italiano. Ma “Il nuovo futurismo di Mastroianni si differenzia assai da quello del 1910 per la coscienza che i grandi scultori del nostro secolo hanno apportato, coscienza di linea, di plastica, di sintesi, di forma-colore”.

Umberto Mastroianni (1910-1998) ha avuto vita lunga e feconda di opere, tra cui sculture, incisioni, disegni, esposte in tutto il mondo. Molte sono di foggia monumentale e richiamano il tema del volo, della pace e della resistenza. Anche questa scultura sembra pronta ad essere ingrandita.

Dal 1999 è attiva ad Arpino, città natale nel Lazio, la Fondazione Umberto Mastroianni. Roma ospita invece il Museo Umberto Mastroianni nel complesso di San Salvatore in Lauro.