Il Museo Tattile Statale Omero in Libano

Andrea Socrati

3 luglio 2018, Beirut

Prende il via il progetto "Doors. Please Touch", promosso dal Museo Omero in collaborazione con l'Organizzazione libanese Red Oak la cui Presidente, Nadine Abou Zaki, ha recentemente visitato il museo tattile anconetano.

Martedì 3 luglio, presso il Ministero della Cultura libanese a Beirut, Andrea Sòcrati, Responsabile Progetti Speciali del Museo Omero, parteciperà alla conferenza stampa con il Ministro Dr. Ghattas Khouryquale in cui verrà ufficialmente presentato e avviato il progetto.

L'iniziativa è volta a favorire l'accessibilità nei musei e nei luoghi della cultura del Libano alle persone con disabilità visiva e a promuovere un approccio all'arte di tipo multisensoriale a beneficio di tutti.

Il progetto prevede più fasi durante le quali gli operatori del Museo Omero saranno impegnati nelle attività di formazione degli operatori culturali libanesi, nello studio e predisposizione di percorsi accessibili nei musei, nell'organizzazione di workshop 

In data 29 ottobre avrà luogo presso il prestigioso Museo Nazionale di Beirut la conferenza sul tema dell'accessibilità museale per le persone con disabilità visiva e le nuove frontiere della fruizione dell'arte. L'evento, al quale parteciperà il Presidente, Aldo Grassini e alcuni operatori del Museo Omero, vedrà anche una parte dimostrativa con una visita tattile ad alcune opere e la partecipazione di persone non vedenti.

Il giorno successivo, 30 ottobre, sarà la volta di un altro importante museo di Beirut, il Sursock Museum, ad ospitare il seminario rivolto agli operatori museali coinvolti nel progetto.

Il 30 ottobre cambia nuovamente la location e sarà il più importante Museo di scultura moderna e contemporanea del Libano, il MACAM, ad ospitare un tour tattile e attività laboratoriali per i bambini di alcune scuole per disabili visivi di Beirut.

Infine, il 1 novembre gli operatori del Museo Omero avvieranno una prima fase di formazione per gli operatori dell'Organizzazione Red Oak di Beirut, partner del progetto.

Rassegna stampa