Il Museo Omero in visita alla Biennale di Venezia

Daniela Bottegoni esplorazione tattile alla Biennale di Venezia

Su invito dell'architetto Maria Grazia Bellisario, Direttrice Servizio V Architettura e Arti contemporanee del Ministero Beni e Attività Culturali, e grazie al coordinamento della dott.ssa Valentina Borsato, Responsabile Educational e Promozione Pubblico della Biennale, una delegazione del Museo Omero, composta da Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, ha visitato lo scorso 8 settembre 2011 la Biennale di Arte Contemporanea di Venezia.

Aldo Grassini e Daniela Bottegoni agevolati dall'attenzione, dalla sollecitudine e dalla competenza dei giovani che li hanno assistito durante la visita - Marta, Lucia, Matteo e Massimiliano - hanno potuto godere un'esperienza senza precedenti per la possibilità di una fruizione ampia ed approfondita di tante opere di arte contemporanea dei più interessanti artisti del momento.

Come scrive Aldo Grassini nella lettera di ringraziamento "Anche ai fini di possibili sviluppi futuri verso una progressiva apertura della Biennale alle esigenze della fruizione dei disabili sensoriali, è interessante sottolineare che, nonostante la mancanza di specifici accorgimenti, abbiamo potuto compiere una visita molto significativa, che potrà risultare ancor più stimolante con l'aggiunta di qualche opportuno intervento.

Io da anni sostengo che per i ciechi e gli ipovedenti la condizione necessaria è soprattutto di carattere culturale: la possibilità di usare il tatto e l'accoglienza. Queste due condizioni hanno trovato ottima soddisfazione. Si è dimostrato, lo scorso sabato, che gran parte dell'arte contemporanea può essere "toccata" da chi non vede senza alcun danno né per gli oggetti né per le persone. Una difficoltà, a cui è tuttavia possibile ovviare con idonei strumenti, è rappresentata in molti casi dall'eccessiva altezza degli oggetti esplorati tattilmente.

Voglio anche sottolineare che le nostre guide, Marta e Lucia, hanno rivelato sensibilità ed intelligenza nella scelta delle opere da mostrarci, tenendo conto, oltre che della possibilità di toccare, anche della fruibilità multisensoriale degli ambienti fisici, e integrando le sensazioni da noi ricevute con opportune descrizioni, sobrie ma efficaci.In questo mio messaggio di ringraziamento, ho colto già sin d'ora l'occasione per fornire qualche piccolo suggerimento, ma naturalmente mi è gradito assicurare la più completa disponibilità alla collaborazione del Museo Omero per raggiungere l'obiettivo di estendere la fruizione e il godimento dell'arte anche ai minorati della vista."

Fotografie

Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, esplorazione tattile alla Biennale di Venezia
Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, esplorazione tattile alla Biennale di Venezia