Progetto Europeo Building Trust (Costruendo fiducia)

I partecipanti all'uscita del Museo

Venerdì 11 luglio ore 17, Museo Omero
Presentazione del Progetto Europeo Building Trust (Costruendo fiducia) e visita alla collezione.

Il progetto, nato da un'idea di Mirko Montecchiani, responsabile regionale giovani per il consiglio regionale Marche dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e neo membro (dal 29 giugno scorso) dell'organo di direzione dell’associazione Views International, consiste in un soggiorno di 10 giorni, presso l’agriturismo Santa Maria del Gallo in Apiro (Provincia di Macerata) , di 30 giovani di età compresa tra 18 e 29 anni, di cui 22 con disabilità visiva, provenienti da 6 paesi dell’Unione Europea, grazie alla collaborazione di 5 associazioni partner:

  • Francia: Gruppo informale di studenti in lingua italiana con disabilità visiva, guidato dal professor Salvo Falcone.
  • Lettonia: Associazione nazionale delle persone con disabilità visiva, guidato da Nelli Barcevska.
  • Slovenia: Associazione studenti universitari con disabilità, guidato da Aleksandra Surla.
  • Spagna: Barcelona Volontaria, guidato da Alessandra Arù.
  • Ungheria: Associazione disabili visivi per lo sport e il tempo libero, guidato da Judit Gombas.

La realizzazione di questo scambio è stata possibile grazie al supporto economico del programma Gioventù in Azione della Commissione Europea (www.gioventu.it). Durante il soggiorno, i partecipanti (8 ragazzi e 22 ragazze) saranno alloggiati in mini appartamenti da 3 a 6 posti letto, suddivisi in base alla lingua parlata e non in base alla nazionalità, in modo che la situazione multiculturale favorisca il loro arricchimento interiore, senza tuttavia difficoltà di comunicazione.
L’agriturismo è provvisto di un grande parco e di una piscina all'aperto dove i partecipanti potranno socializzare e rilassarsi tra un’attività e l’altra.
L’obiettivo fondamentale del progetto è quello di costruire fiducia abbattendo alcuni ingiustificati luoghi comuni che impediscono alle persone con disabilità visiva di integrarsi pienamente nella società e stimolando tutti i partecipanti ad aprire la loro mente alla multiculturalità europea, grazie ad attività che li aiuteranno a considerare limiti e potenzialità di ciascuno, indipendentemente dall'handicap o dalla situazione sociale in cui vive.
A tal fine il programma prevede numerosi forum di discussione che saranno il vero punto di forza di questo scambio, i cui argomenti si possono leggere nel programma che segue.

Visita al Museo Omero

Grazie alla collaborazione e alla generosità di Roberto Farroni, direttore del Museo Tattile Statale Tattile Statale Omero di Ancona, i partecipanti avranno la possibilità di vivere un’avventura alla scoperta delle numerose collezioni che riproducono in scala opere di scultura ed architettura dall’antica Grecia ai nostri giorni, in un luogo dove è assolutamente "vietato non toccare". Un’esperienza positiva anche per i vedenti che avranno la possibilità di esplorare l’arte con un senso del tutto inusuale come il tatto!
Durante la visita al Museo è previsto un incontro con i dirigenti dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti delle Marche per illustrare loro le attività del progetto in corso e tutte le opportunità offerte dal programma europeo Gioventù in Azione, al fine di poter organizzare altri progetti per il futuro che coinvolgano i nostri giovani.

Le altre attività

I giovani vivranno inoltre importanti esperienze sensoriali presso il Centro Italiano di Analisi Sensoriale di Matelica, per capire il funzionamento e le reazioni del corpo e della mente nell'interpretare gusti, sapori e sensazioni tattili. In particolare i partecipanti apprenderanno metodi e procedure per creare un profumo, al fine di valutare la possibilità di impiego professionale di persone con disabilità visiva nel campo dell'analisi sensoriale.
Per rendere vivo l’aspetto multiculturale del progetto, saranno organizzate serate culturali all'insegna di piatti tipici, musica, danza e giochi di vario genere. I partecipanti di ogni paese insegneranno agli altri a cucinare i propri piatti tipici, cosìcché i giovani non solo avranno il piacere di gustarli, ma beneficeranno anche di un arricchimento culturale nel prepararli.
Infine i partecipanti organizzeranno una cena al buio alla quale saranno invitati gli abitanti della comunità locale del Monte San Vicino per sensibilizzarli alle problematiche delle persone con disabilità visiva, in un contesto europeo e multiculturale! Ovviamente, come per ogni cena al buio che si rispetti, i camerieri saranno rigorosamente partecipanti al progetto con disabilità visiva!