Opera: Pittore sconosciuto

Scultura originale

Pittore sconosciuto

Originale

Autore
Sergio Zanni
Data
2002
Periodo
Contemporaneo
Dimensioni
67 cm in altezza
Tecnica
fusione, patinatura
Materiale
bronzo
Spazio
'900 e Contemporaneo

Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.

Descrizione

“La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti”, Søren Kierkegaard.

“Pittore sconosciuto” è una scultura bronzea, di 67 centimetri di altezza, realizzata da Sergio Zanni nel 2002.

Un uomo sta camminando: una gamba davanti all’altra, le mani in tasca, mentre con il viso si volge all’indietro. Il primo elemento che risalta è la forte sproporzione tra la testa, molto piccola (1 centimetro circa), e le gambe, grandi e pesanti. Il viso, piatto e definito dal naso dritto e stilizzato, è quasi completamente nascosto dal cappello. L’uomo indossa una giacca priva di bottoni, arrotondata alle estremità inferiori. Sopra di essa emergono due bretelle che si allacciano ad una cintura orizzontale, a cui è fissato un piccolo zaino portato sulle spalle. I pantaloni sono lunghi e lasciano intravedere solo la punta arrotondata delle scarpe. Man mano che dall’alto si scende verso la parte inferiore della scultura, le forme si allargano e diventano grandi e dilatate: la sproporzione tra le parti è ancora più accentuato dalla presenza, a fianco della gamba sinistra, di un piccolo palazzo stilizzato a forma di parallelepipedo, con leggeri tagli sulla superficie bronzea a rappresentare le finestre.

Sorge subito una domanda: chi è questo pittore sconosciuto, qual è la sua storia? È la storia di un uomo che deve lasciare un luogo ormai troppo piccolo per lui, ma non senza provare una forte nostalgia, un timore che fa parte della natura di ogni viaggio. E così mentre le sue gambe avanzano, pesanti, passo dopo passo, uno sguardo malinconico è rivolto al passato.
La superficie bronzea dell’opera è lavorata con leggeri graffi che accompagnano il senso del movimento e il sentimento che racconta, creando una patina superficiale simile a quella di una scultura lignea.

L’arte di Zanni, indirizzata verso un figurativismo simbolista e surrealista, è popolata dal tema del viaggio e da personaggi onirici, che con la loro sproporzione mettono in scena l’animo umano e i suoi pensieri, rendendo visibile l’invisibile: “strani” uomini dalla testa piccola che sembrano osservare il mondo dal bavero del loro giaccone.

Ascolta l’audio: Sergio Zanni terre e pianura – Incontro con l’artista a cura di Monica Bernacchia (Puntata “Toccare l’arte alla radio” dell’11 giugno 2020)