Incontro con l’artista Loreno Sguanci

"Allora le mani, proprio perché liberano la mente dell'artista, liberano il sentimento che viene tradotto in forma plastica, o meglio che trova nella materia una nuova fisicità".

Domenica 8 maggio 2005, ore 10,00,
Ancona, Mole Vanvitelliana

Loreno Sguanci racconta la mostra tattile "Trame di Legni" allestita fino al 26 giugno nelle sale della Mole.

Un'occasione unica per ascoltare le parole di un grande artista capace di raccontare il suo rapporto con la scultura in questi termini: "Quando lavoro nello studio, quando scolpisco sento di seguire costantemente due binari paralleli: quello estetico formale che si proietta all'esterno e quello viscerale che modifica il mio essere, puntualizzandone delle inflessioni emotive. Pertanto avverto, modellando l'opera, di modellare me stesso.

Sento che le mani corrono e accarezzano le superfici permettendomi di aderire con il cuore a quei piani, a quei volumi, al segno inciso. Lavoro dunque, consapevole che, come la materia lascia la sua natura nel momento del contatto, io lascio nella forma l'impronta del mio sentimento nonché il riflesso della mia storia. Questo sentimento diviene cosa, oggetto, nuova realtà da cui generare in soluzione di continuità nuove emozioni in attesa di essere concretizzate. Esse rispondono al 'mio essere rinnovato' attraverso il fare".