Opera: L’arte dell’edilizia, formella del campanile di Giotto
Copia di scultura

Copia
- Dimensioni
- 44 cm in lunghezza circa (lato)
- Tecnica
- calco al vero
- Materiale
- gesso alabastrino
- Spazio
- Medievale e '400
Originale
- Autore
- Andrea Pisano
- Data
- 1337 - 1341
- Periodo
- Gotico
- Dimensioni
- 44 cm in lunghezza circa (lato)
- Materiale
- marmo
- Luogo
- Firenze, Museo dell'Opera del DuomoSi apre in una nuova finestra
Descrizione
Nel 1334 Giotto viene nominato architetto della fabbrica di Santa Maria del Fiore, a Firenze, con il compito di continuare il lavoro iniziato dall’ideatore del progetto, Arnolfo di Cambio; tuttavia il suo celebre nome è legato ad un importante elemento del complesso architettonico: il Campanile.
Giotto morì quando la costruzione del Campanile era appena iniziata, ma fece in tempo a dare preziosi consigli allo scultore che doveva produrre le formelle a rilievo su marmo atte a decorare il primo piano del Campanile. Lo scultore in questione era Andrea da Pontedera detto Pisano (1290-1347/49), già noto per aver creato, tra il 1330 e il 1336, la Porta meridionale del Battistero di Firenze. Le formelle a rilievo in bronzo del Portale mostrano una certa influenza giottesca nelle composizioni, influenza che diventa più evidente nei rilievi per le formelle del Campanile.
Caratterizzate dalla forma pulita dell’esagono e da composizioni chiare ed articolate, sono da intendersi come una sorta di annuncio del primo rinascimento. Le ventotto formelle scolpite a rilievo su marmo, disposte lungo le quattro facce del Campanile, sono incentrate nei temi figurativi della Genesi e del Progresso dell’uomo attraverso le Arti e le Scienze.
Tra queste emergono l’Arte del costruire, Noè ebbro, lo Scultore al lavoro intento a scolpire una figura d’atleta d’ispirazione classica, dove le figure sono raccolte, ridotte a masse essenziali, equilibrate, con semplici panneggi.