Cini Boeri

Maria Cristina Mariani Dameno, nota come Cini Boeri, nasce a Milano nel 1924. Durante la seconda guerra mondiale entra in contatto con i partigiani, per i quali diventa staffetta. In questo periodo conosce Renato Boeri, suo futuro marito, dal quale avrà tre figli.
Dopo la fine del conflitto frequenta il Politecnico di Milano, laureandosi in architettura nel 1951. Il suo percorso professionale ha inizio nello studio di Gio Ponti, che le consiglia tuttavia di intraprendere una carriera di pittrice o disegnatrice. Ma Cini insegue con determinazione il sogno di diventare un architetto: a sostenerla e incoraggiarla è Marco Zanuso, con cui collabora dal 1952 al 1963. Il periodo di apprendistato presso Ponti e Zanuso è fondamentale nella formazione della giovane Cini: da loro assimila il metodo di lavoro e il rigore richiesti dall’esercizio della professione. Nel 1963 apre il proprio studio di architettura a Milano.

Cini Boeri esprime sempre grande attenzione al rapporto tra l’uomo e l’ambiente nel suo lavoro, manifestando al tempo stesso un’eccezionale capacità di unire funzionalità e grazia e di dare vita a qualcosa di innovativo e unico. Ville, appartamenti, negozi, uffici, allestimenti museali, oggetti di arredamento: le sue creazioni hanno lasciato il segno tanto nel mondo del design quanto in quello dell’architettura. Molti dei suoi oggetti sono esposti nelle collezioni dei più grandi musei del mondo, come il Triennale Design Museum di Milano e il MoMA di New York.

Del 1964 è la poltrona Borgogna, realizzata per Arflex, un oggetto che unisce stile, comodità e praticità. Seguono altri originali progetti nati dalla collaborazione con varie aziende, come le poltrone Bobo (1967) e Serpentone (1971), anch’esse per Arflex; il tavolo Prisma per Rosenthal (1981); la poltrona Ghost per Fiam (1987), realizzata in vetro, una delle sue creazioni più iconiche e fantasiose.

Anche i lavori nel campo dell’architettura rendono evidente l’estro creativo di Cini Boeri. Un primo esempio è la cosiddetta Casa Bunker, costruita nel 1966 sull’isola della Maddalena. Così soprannominata dagli abitanti del posto, la costruzione è incastonata in modo armonioso tra le rocce del litorale e usata dalla stessa Cini per evadere dalla frenesia milanese. Ugualmente significativa è la Casa nel bosco, costruita ad Osmate (Varese) nel 1969, immersa in un bosco nei pressi del Lago Maggiore. Anche questo progetto dimostra quel rispetto della natura che caratterizza l’attività di Cini: per realizzare l’edificio non è stato abbattuto alcun albero.

Molte sono le università e le istituzioni italiane e straniere presso cui insegna e tiene conferenze, tra cui il Politecnico di Milano, lo stesso ateneo in cui si era formata.
Testimoniano il successo della sua carriera numerosi riconoscimenti, tra cui il Compasso d’oro, vinto per la prima volta nel 1979 e la seconda volta nel 2011 come premio alla carriera. Nello stesso anno riceve l’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.

Cini Boeri muore a Milano nel 2020, all’età di 96 anni.

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