di Chiara Fucci.
Negli ultimi anni il Museo Ferragamo di Firenze ha avviato un percorso di profonda trasformazione, volto a rendere l’esperienza museale sempre più inclusiva e multisensoriale. L’impegno per l’accessibilità – tradizionalmente intesa come superamento di barriere fisiche – è diventato per il museo un vero laboratorio di ricerca culturale, dove l’innovazione tecnologica si intreccia con l’ascolto delle persone e con una visione ampliata del pubblico.
Il progetto dedicato a persone cieche e ipovedenti, sviluppato in sinergia con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – sezione provinciale di Firenze, ha dato vita a un modello esemplare di accessibilità estetica: un’audioguida immersiva in Dolby Atmos® e un percorso tattile pensato per esplorare la mostra Salvatore Ferragamo 1898-1960.
Dal suono allo spazio: la voce che modella l’immaginazione
L’audioguida accessibile è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Libero Accesso, che ha curato i testi, e con la supervisione dell’UICI, assicurando che linguaggio, ritmi e descrizioni rispondessero alle esigenze di un pubblico con disabilità visiva. La vera innovazione risiede però nell’impiego della tecnologia Dolby Atmos®, utilizzata per la prima volta in ambito museale per progetti di accessibilità.
In questo sistema, i suoni si muovono nello spazio tridimensionale: voci, strumenti, ambienti e rumori di fondo circondano l’ascoltatore, creando una sensazione di presenza fisica, quasi tattile. Non si tratta più soltanto di ascoltare una descrizione, ma di abitare un paesaggio sonoro, in cui ogni elemento concorre a ricostruire proporzioni, materiali e atmosfere delle opere.
L’audioguida è accessibile gratuitamente attraverso l’app Bloomberg Connects, piattaforma internazionale che raccoglie contenuti multimediali di importanti istituzioni culturali. In questo modo, la mostra si apre virtualmente al mondo, ribadendo come l’accessibilità non sia solo un diritto, ma anche un’occasione per ampliare la diffusione della conoscenza.
Toccare la forma: il percorso tattile e il corpo della memoria
Accanto all’esperienza sonora, il museo ha introdotto un percorso tattile che permette di esplorare una selezione di calzature provenienti dall’Archivio Ferragamo. Le riproduzioni restituiscono con precisione i dettagli dei modelli originali realizzati da Salvatore Ferragamo, trasformando il tatto nel veicolo di un racconto materico e intimo.
I visitatori non vedenti e ipovedenti, accompagnati da mediatori e operatori museali, possono così conoscere la genialità del fondatore, non solo attraverso parole e suoni, ma attraverso la consistenza dei materiali, il peso, la curvatura del tacco, la morbidezza della pelle.
Completano l’esperienza la mappa tattile degli spazi espositivi, pensata per favorire l’autonomia dei visitatori e realizzata dall’azienda 3discover. La prima visita, organizzata con l’UICI, ha registrato un’entusiastica partecipazione, segno di un reale bisogno di esperienze sensoriali.
Una nuova cultura dell’accessibilità
Questo progetto rappresenta per il Museo Ferragamo molto più di un’iniziativa specifica: è la manifestazione di un cambio di prospettiva istituzionale. L’accessibilità è diventata parte integrante della progettazione museale e della formazione del personale, trasformando la sensibilità del team.
La collaborazione con le associazioni e con realtà specializzate ha portato il museo a interrogarsi su cosa significhi davvero “includere”: non adattare in un secondo momento, ma pensare fin dall’inizio esperienze che tengano conto della diversità percettiva, linguistica e cognitiva.
Come sottolinea la direttrice Stefania Ricci, il museo, pur essendo aziendale, vuole farsi “luogo di cultura aperto alla diversità e alla sostenibilità”, in linea con la definizione di museo proposta da ICOM (2022). La sfida è far sì che l’eredità di Ferragamo – la sua attenzione artigianale alla forma, al corpo e al movimento – possa dialogare con pubblici sempre più diversi, arricchendosi di nuove dimensioni sensoriali.
Accessibilità come forma di bellezza
La realizzazione dell’audioguida in Dolby Atmos® e del percorso tattile segna una tappa importante nel cammino di rinnovamento dei musei italiani verso un’idea di “bellezza accessibile”.
Nel suono che avvolge e nella forma che si lascia esplorare, il Museo Ferragamo ritrova la propria vocazione di luogo dove la creatività incontra la persona. Perché la vera innovazione – come dimostra questo progetto – non consiste soltanto nell’uso delle tecnologie più avanzate, ma nella capacità di metterle al servizio dell’ascolto, dell’empatia e della partecipazione.
In questo dialogo tra arte, tatto e suono, la moda di Ferragamo si trasforma in un’esperienza condivisa, un racconto multisensoriale che invita ogni visitatore, vedente o meno, a sentirsi parte della stessa storia.