Opera: Figura femminile

Scultura originale

Figura femminile

Originale

Autore
Silvio Mastrodascio
Data
1998 - 2001
Periodo
Novecento
Dimensioni
65 cm in altezza, 18 cm in larghezza, 16 cm in profondità
Tecnica
fusione, patinatura
Materiale
bronzo
Spazio
Deposito
Itinerante
Quest’opera fa parte della sezione itinerante.

Foto: Maurizio Bolognini. Proprietà: Archivio Museo Tattile Statale Omero.

Descrizione

“Mastrodascio insiste in modo singolare sulla rappresentazione della donna e mette in scena un suo proteiforme universo femmineo: ritratti parlanti di donne e giovinette sorprese nel loro smarrimento o nella loro malinconia”, Maurizio Calvesi.

“Figura femminile” è una scultura in bronzo di Silvio Mastrodascio, alta 65 centimetri, fusa nel 2001. L’opera rappresenta una figura femminile, formosa e proporzionata che, nuda e in piedi, sembra godersi una folata di vento.
La giovane è rilassata, con il peso spostato sulla gamba sinistra e la gamba destra leggermente ruotata verso l’esterno. Le braccia sono distese lungo i fianchi. Il corpo ha forme piene nel bacino e nel seno. Il viso, appena ruotato verso sinistra, emerge liberato dalla folta chioma spinta indietro dal vento.

Al tatto si percepiscono chiaramente le caratteristiche del viso, piccolo e rotondo, dalla fronte alta, con un naso leggermente all’insù, la bocca semiaperta e gli occhi incavati. I capelli, lunghi fino al collo, sono una massa scomposta e disordinata. Il bronzo ha assunto un colore bruno, con sfumature sul verde, ed è freddo e liscio al tatto, con zone più ruvide in corrispondenza dei capelli, del torace e delle cosce.

Nonostante abbia lavorato e vissuto a lungo a Toronto, Mastrodascio è rimasto profondamente legato a Cerqueto, il suo paese natale in provincia di Teramo. La rappresentazione di giovani figure femminili ricorre frequentemente nella sua produzione scultorea. Benché i suoi soggetti presentino spesso tratti fisiognomici comuni, l’artista varia le pose, l’abbigliamento, gli atteggiamenti in cui li ritrae, cogliendoli spesso in momenti abituali e quotidiani. Egli mantiene sempre un certo verismo e realismo, anche quando le pose e l’abbigliamento possono richiamare la statuaria classica.